I CONTEMPORANEI 3000
presentano:
Giorgio VALENTINUZZI
in
TERTIO VERE
(kiklos)
Giovedì, 21 marzo 2013
dalle ore 19.10 all’infinito
presente l’autore
l'esposizione sarà aperta al pubblico
dal 21 marzo al 20 aprile 2013
dalle ore 19.00 alle 24.00
Federico Roncalli Gatti
preparerà per l’occasione
uno speciale drink primaverile
QB - American Bar & Public House
Vicolo Pulesi, Udine, Italy
KIKLOS
by
Giorgio Valentinuzzi
devo esser stato
davvero innamorato
se in quel 1999 dei ciclamini ho pittato
era una barbara locale
dai capelli di un biondo non naturale
ma è risaputo
ho sempre goduto
ad accompagnarmi a giovinette
di un color finto e tinto
che mi portassero a toccare nuove vette
di gioia
e piacer convinto
e che scacciassero la noia
da un talamo non ancora estinto
lei aveva labbra e cuore taglienti
era proprio una merendina per i miei denti
il vecchio Plinio era uso narrare
che i luoghi in cui il ciclamino vai a piantare
restano da malefici e filtri nefasti immuni
così questo fiore mi preservò
dai suoi maneggi comuni
avevo trovato un uovo che credevo di pulcino
e lo scaldai al petto accanto al mio taschino
ma a primavera si schiuse detto fatto
ed una serpe velenosa sortì tutt’a un tratto
ma questa pianta e il suo benedetto fiore
rendono innocui i veleni insiti nell’amore
nel mio atelier tenevo molte di quelle piante
che per me erano proprio sante
influenzavano i miei centri d’energia vitale
e benefici m’arrecavano in modo normale
come sicurezza ispirazione e fantasia
che ben presto feci mia
e se anche amiamo di un amore speciale
come diceva Guillame un francese meridionale
le ultime venute
rimasi in campana pensando alla mia salute
i greci antichi dopo un esame da vicino
attribuirono una valenza magica al ciclamino
il tubero è tondeggiante e il gambo inanellato
quando il fiore è fecondato
osservarono in modo distaccato
era una forma circolare il cerchio simulava
una figura magica che l’universo evocava
da qui ne dedusse Teofrasto naturalista antico
il passo è breve il ciclamino non è come il fico
l’amore e la sensualità propiziava
la compressione ai poli del tubero formava
una figura che all’utero femminile lui associava
così la pianta al concepimento relegava
la credenza risultava inoltre rafforzata
da una antica usanza molto frequentata
la camera dei giovani sposi era adornata
con mazzetti di questo fiore
in ovvio augurio di fertilità e amore
però è anche una pianta velenosa
nella sua radice tuberosa
c’è un glicoside chiamato ciclamina
così succedeva che anche la mia amorosa
la mia bionda tinta simile ad una pulcina
avesse una parte di sé tenebrosa
velenoso sì per l’uomo a letto barboncino
ma non per certi animali
infatti il veleno è noto come parponcino
ed è particolarmente appetito dai maiali
a tavola e a letto
non si porta rispetto
non suggerisco che nel letto si debba ruttare
e sul desco scopare
ma porci nel talamo si può diventare
il ciclamino la leggenda ha alimentato
come fiore dalle virtù magiche appropriato
di pianta bella ma velenosa
nel linguaggio dei fiori e degli uomini a iosa
non avrei potuto fare niente senza
dei fiori la mia conoscenza
rappresenta la diffidenza
non aspettai che con altri a letto si coricasse
in contrattempo la presi e precedetti
e molte ore con altre passai in precetti
dalle piante di ciclamino attorniato
e da loro protetto e coccolato
le misi le corna io cento e più volte ancora
fino a molte ore dopo l’aurora
dai suoi barbari malefici così mi protessi
e verso quei dipinti felice mi diressi
utilizzando il bel ciclamino
contro una serpe sottoforma di pulcino
Mostra-Evento n. 118
Idea,
org., ricerche, testi, inviti, com. sc., prog. graf.,impaginazione,stampa, pag. web,
foto, rev. testi,comunicato stampa: Giorgio Valentinuzzi;
Altro testo:
Luca SossellaTraduzione latina:
Liliana LepantoGuess star:
Federico Roncalli Gatti