Discorso pronunciato durante la presentazione ufficiale di R.E.G.G.A.E.

 

da

Carlo MILIC

30 luglio 2004,

Casa di Mirella PRESOT  COLLAVINI,

Signora del giardino e delle viole

 

Tra le tradizionali osservazioni e nei consigli, che accompagnano la presentazione di R.E.G.G.A.E., nel sito internet aperto nel nome de' I CONTEMPORANEI, appare - tra le righe - la sapida asserzione che individua nel potenziatore delle naturali difese dell'organismo, l'immediata e risolutiva rispondenza alle esigenze della TATTILITA' in tal senso si argomenta, osservando come il tema infatti si incentri sul rapporto che porta la COSA e cioè L'OGGETTO CREATO ad interagire tra VOLUME (il pieno) e VUOTO e quindi, identificando (e perciò circoscrivendo) tale campo intatto, entro quanto viene offerto dalla potenzialità prensile della mano aperta.

Tuttavia potremmo a tal punto interpretare l'argomento, ponendolo in fase attraverso un rimando ad una delle ritualità più antiche, esplorate e messe in atto  sin dai tempi remotissimi che registrano la presa di coscienza del mammifero che da Ominide diventava prima Homo e poi Sapiens: la COSA (allora chopper, raschiatoio amigdala, etc. etc.), acquistava valore proprio perché incontrava, attraverso la TATTILITA' la sua funzione colmando un VUOTO che dichiarava l'assenza di conoscenza, maturazione intellettuale ed opportunità; del pari la COSA creata diveniva aggregato indispensabile di quello stare al mondo che doveva accompagnare l' Homo nei suoi progressivi passi innanzi verso il futuro.

Non per nulla quindi REGGAE adotta, per indicare questo irrinunciabile legame con il passato ed anche per caratterizzarsi sul mercato, quale logo, un simbolo che giunge da una stagione preistorica, tra il III e il II millennio a. c., che è contraddistinta in tutta l' Europa dal diffondersi di una congerie di segni, incisi su pietra, che in diversi modi raffigurano il Sole ed il moto degli astri.

Compiamo ora un poderoso balzo in avanti nei millenni che peraltro non casualmente ci permettono di collegarci ad una attiva chiave estetica per giungere a localizzare la soluzione adottata con REGGAE entro una dimensione culturale che trae origine e sostanza nell'ambito dell' IDEA EINSTENIANA DI SPAZIO.

L'oggetto così si configura nello spazio, in cui si racchiude e che ne costituisce nel contempo la forma.

Lo studioso russo Florenskij definì procedendo da tale assunto così il concetto di COSA come CORRUGAMENTO o LUOGO DI CURVATURA dello spazio.

Ed è a questo punto che entra in gioco anche il potenziale elettromagnetismo nel processo in atto.

Infatti la Phisical Rewiew, a suo tempo, rifacendosi alle basi dell'idea einsteniana, ha comunicato l'ipotesi di Haisch, Rueda e Puthof, secondo cui la massa (dell'oggetto) è dovuta al rapporto, che si stabilisce tra una carica in accelerazione e un vasto campo di radiazioni elettromagnetiche uguale in tutte le direzioni e uniforme; tale campo è sostanza del cosmo cui l'accelerazione oppone una resistenza, mentre noi la si rileva  come massa o forma dell'oggetto. Florenskij la chiama appunto CORRUGAMENTO entro lo spazio vuoto.

E' ovvio quindi che ogni oggetto goda del suo specifico spazio, spazio disegnato da un campo di forze e mercé la sua curvatura, in grado di determinare  un aggregato di centri di forza. A tal punto, creato l'oggetto, il suo rapporto con l'uomo interagisce con lo spazio psicofisiologico di questo: colmo di sensazioni si rastrema sull'uomo che sente, odora e tasta.

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Così REGGAE, corrisponde nella forma come nella sua funzione ad un ventaglio di situazioni che mettono in atto una sequenza attiva di azioni/reazioni che vanno dal fornire una forma dal design elegante ed originale dovuti all' Artista Giorgio Valentinuzzi e all'Architetto Luciano Di Sopra, al saper soddisfare nell'attualità del prodotto l'iter della terapia magnetica, attribuendo a questa una funzione di rilevante efficacia antistress.

D'altronde a tale proposito non va dimenticato che anche Sigmund Freud, quando frequentò il famoso medico francese Jean Marie Charcot nel suo ospedale parigino, seguì le terapie magnetiche, che il neurologo impiegava allora nel tentativo di produrre una cura efficace dell'isteria.

Dalla lezione di Charcot, Freud attinse l'importanza di investigare il mondo del non cosciente ed il prodursi di meccanismi psichici, posti al di fuori del campo dell'intenzionalità: tutto ciò indubbiamente sulla scorta degli studi compiuti alla fine del settecento dal medico Franz  Anton Mesmer nel campo della magnetoterapia, studi che dettero luogo a quel complesso d'indagini, passate poi sotto il nome di MESMERISMO.

REGGAE è quindi frutto attivo di studi antichi, memorie ancora più lontane ed infine di elaborazioni tecnologiche elettroniche anglosassoni e si presenta oggi come un raccomandabile contributo per difendersi da quanto il caotico contemporaneo minaccia il nostro Io.

 

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