g i o r g i o v a l e n t i n u z z i
CANTICO DEI CALICI
Poesie conviviali
1989-2002
NO’!
Non schiacciare!
E’ da lì che Lei
ripescava la Vita
Ricordare dimenticare morire
sognare essere e tornare
Su quelle sfere che
Luciana Fabris
un mondo di morti
ormai
nulla di nulla
di vivi
vini
meglio sempre
i vini
ricordi ancora
Irma
del milione e mezzo
della bolletta telefonica
di Pillinini
Dov’era Pillinini nella tua morte?
Dov’era il tuo Pillinini?
Quando di traverso
il teschio già vicino
respiravi
bocca aperta
occhi chiusi
dov’era quel fesso imbroglione?
E i tuoi amici-amanti-amori-figli
figli proprio
dov’erano?
Ma sempre i telefoni
le banche la dignità di vecchie abitudini
Inconsistenti
tante altre fesserie
Dove siamo Irma
dove siamo?
Non ci siamo
Sicuramente
Non ci siamo
Per fortuna lo
sappiamo!
MUOIO? Mi hai sussurato
e tutto in me
persino milza fegato
coglioni
si sono riempiti di lacrime gelate
Cos’ te devo dir Irma
Cosa te devo dir?
Sì! E’ vero!
No! Non è vero!
Che cazzo vai a pensare!
Con gli occhi NO!
Il campanile
Mamma come
hai potuto?
Mamma come
hai potuto?
Oh mamma
come
come
hai potuto?
Questo fumo ha il sapore
di una vecchia sigaretta
di una vecchia piaga aperta
aperta nell’Universo
a parte la nostra Luna
a parte tutto l’Universo
conosciuto a parte
la scrittura che è dopotutto
la mia
1989