g i o r g i o v a l e n t i n u z z i
CANTICO DEI CALICI
Poesie conviviali
1989-2002
secondo atto
a Francesca Monteneri
MENO MI SENTO AMATO
e più ci sono
e più amo
quest’anno in cui non volevo
scrivere di morti
l’anno vecchio continua nei
primi giorni
ultimi giorni
quest’anno merdoso
come i giorni nuovi
e gli altri giorni vecchi
s’è portato via Guido e Pino
chissà se potrò soffrire ancora
veramente dei morti altrui
e miei?
Quest’anno che mi porta nuovi stupori
e vecchi disamori
Sono nella mia vecchia magione
nel mio sogno
Non c’è mai un’ora diversa
dalle 3.30 non c’è
La Mussana nella notte diventa una
cara ragazza triste o un vecchio caro
ragazzo piangente
Aldo uno stronzo in qualche
modo simile
simile ad un pianto non
pianto ad un fazzoletto rosso
molto sbiadito in realtà
ad un lunario senza più pagine
Potevamo forse pensare
noi
che lasciati indietro
persino dalla pubblicità
e dai redazionali
tentammo un altro mondo
e modo?
Tenterei se potessi
d’inventare un altro Motel
mentale un’altra scopata
folle senza più pensieri
senza nulla di che lamentarsi
neanche nel ricordo
Se solo facessi un cenno
TUTTO
persino il succo di
pera e le pere
cadrebbero
Solo volessi
scostarmi
Solo volessi
é la solita vecchia poetica
il solito casino
Cosa fanno a letto le altre donne?
Cosa fanno a letto le
donne?
Cosa fanno a letto le
donne!
Non ci sono differenze
nei letti
i letti sono letti
e riletti