GIORGIO VALENTINUZZI GIOCA A CARTE SCOPERTE
Gioca “A carte scoperte”, il presidente e caposcuola dell’associazione culturale udinese “I contemporanei”, Giorgio Valentinuzzi, nella mostra che si inaugura venerdì 9 marzo a Casali Aurelia di Castions di Strada. La rassegna, ospitata nell’agriturismo Il Picchio e idealmente inserita nel ciclo delle “Magie nel paesaggio”, rappresenta una fantasmagorica e intrigante scoperta dell’ultimo filone artistico di Giorgio Valentinuzzi, che invita e sfida il pubblico a leggere immagini nelle immagini, volando dalla psiche allo spazio, dalla realtà all’inconscio, in un caleidoscopio di segni, colori ed emozioni. L’intreccio di tracce anamorfe, zoomorfe, antropomorfe, spesso in equilibristici transiti di mitologiche metamorfosi e le facce, tante facce, anche doppie come nel mondo reale, che sprizzano dalle 20 opere realizzate da Valentinuzzi per questa 83.a mostra sprigionano tutto il fascino del segno e del colore così come insorti nel pirotecnico impeto della creazione artistica. A rafforzare l’effetto sono anche la scelta dei materiali e della loro presentazione e dal titolo stesso della mostra ricaviamo che per dare la massima lucentezza alle immagini la loro realizzazione in tecnica mista, con l’impiego di olio, acrilico e smalto, è stata fatta su supporto cartaceo. E “la carta – asserisce Valentinuzzi – non assorbe l’anima e i concetti pittorici” e “si presta ad una tenuta diversa di luci e ombre”. Ne è conseguita la decisione dell’autore di presentare i quadri lasciando, appunto, le carte scoperte, senza porle sotto un vetro che avrebbe appannato sia l’immediatezza dei colori e del deciso gesto artistico; sia il delinearsi, per l’osservatore, dei volti umani e delle figure che nascostamente danzano tra le forme, scambiandosi ruoli o condividendo parti. Alla serata inaugurale, che prenderà avvio alle 19.19, il formidabile Jazz Daniel’s Trio & The Double Bubbles accompagnerà con le musiche degli anni ‘40 la scoperta dei segreti delle opere, che poi potrà continuare in silenzio fino al 2 maggio prossimo.
Per I Contemporanei Giorgio Valentinuzzi
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