INDOSSARE LA MACCHINA NARRANTE
-INSTALLAZIONE AUDIOVISIVA-
Si chiedeva Italo Calvino nel 1967 in un famoso saggio intitolato Cibernetica e fantasmi (Appunti sulla narrativa come processo combinatorio): Così come abbiamo già macchine che leggono, macchine che eseguono un'analisi linguistica dei testi letterari, macchine che traducono, macchine che riassumono, così avremo macchine capaci di ideare e comporre poesie e romanzi ?
E continuava: ... in questo momento non penso a una macchina capace solo di una produzione letteraria diciamo così di serie, già meccanica di per se stessa; ... l'uso che finora l'avanguardia letteraria ha fatto delle macchine elettroniche è ancora troppo umano .... La vera macchina letteraria sarà quella che sentirà essa stessa il bisogno di produrre disordine come una reazione a una sua precedente produzione di ordine, la macchina che produrrà avanguardia per sbloccare i propri circuiti intasati da una troppo lunga produzione di classicismo ... . ... la macchina potrebbe collegare i propri cambiamenti di stile alle variazioni di determinati indici statistici della produzione, del reddito, delle spese militari, della distribuzione dei poteri decisionali .... ... il momento decisivo della vita letteraria sarà la lettura.
Suggestionato da questi spunti calviniani, un gruppo di studenti e di insegnanti del Liceo scientifico "Copernico" di Udine - nell'ambito di una ricerca che si sviluppa ormai da alcuni anni su argomenti a cavallo fra letteratura e informatica, ha messo a punto - in forma di installazione - una specie di macchina narrante che integra, sulla base di un programma informatico realizzato ad hoc, segmenti di testo letterario con elementi pittorici e sonori. L'installazione costituisce il primo passo verso quella ideale macchina narrante calviniana che va oltre i modelli generalmente finora prodotti, che va oltre, per così dire, l’avanguardia, perché si propone come obiettivo quello dì cambiare stile al variare di determinati indici. Nel nostro caso l'indice sarà in prospettiva, lo spostamento di una persona nello spazio di un ambiente dovutamente predisposto, con interessanti effetti anche ludici.
L'ambiente che è stato in questo caso predisposto nella Mostra che si inaugurerà Lunedì 24 Maggio 2004 alle ore 10.30 nella sala del Centro culturale I contemporanei di Via Mercatovecchio 28 a Udine, e che resterà aperta tutti giorni dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 20.00 fino a Sabato 29 Maggio, è uno spazio che richiama la forma della Bottiglia di Klein (curioso ed intrigante oggetto geometrico: una superficie chiusa ad una sola faccia), dentro il quale il visitatore si troverà immerso in un'alternanza apparentemente disordinata dì suoni, immagini e frammenti narrativi di un racconto del genere giallo, gestiti da un programma informatico combinatorio elaborato da alcuni studenti del Copernico, e capaci di generare, con la collaborazione del fruitore-lettore, intrecci sempre diversi di un'unica fabula; un sempre nuovo ordine che nasce dal disordine, secondo anche quella prospettiva di realtà rovesciata e di letteratura demistificata che piaceva tanto a Calvino.
L'iniziativa viene realizzata propriamente nell'ambito di un Progetto collaborativo fra il Liceo "Copernico" e il Dipartimento di informatica dell'Ateneo udinese.
Romeo Crapiz