Ermes COMUZZI

frammento di biografia ritrovato sul fondo d'una bottiglia

(di cabernet franc)

 

di

Giorgio Valentinuzzi  2002

 

 

Chi la fa, l'aspetti! Esclamammo quasi all'unisono Fernando ed io rivolti all'ignaro Maestro Ermes, incrociando in alto i calici per un brindisi propiziatorio a questo scritto, di là da venire, nel Principato di Ariis. Narrare della vita e delle opere dell'amico (per fortuna, date le sue ire funeste) Ermes Comuzzi è impresa ardua ed abbisognerebbe di molte parole e spazio...la difficoltà nel redigere questo testo sta nel fatto che si parla d'un Amico, vivo, e se ne parla bene.

Si è avvezzi alla critica, e non molto costruttiva nei confronti del nostro prossimo...è più facile dirne male, dileggiare. Tant'è! Sic...noi no! Gli amici veri, noi li omaggiamo affettuosamente nel presente, perchè è nel presente che c'incontriamo, ci amiamo, rispettiamo, parliamo o infervorati discutiamo di faccende quotidiane o di quel mistero chiamato Arte, annaffiando il tutto (par chei quatri dis che si campe) con del vinello delizioso che ci scalda il cuore e rende frizzanti mente e conversazione.

I primi, quasi ottant'anni di Ermes Comuzzi, sono stati densissimi di avvenimenti, di sogni, desideri, grane, insegnamento e nuvole. Sì, nuvole, in quanto vola come primaviere e motorista di bordo sui bombardieri BR20 sul canale d'Otranto (alla ricerca di sommergibili), per quasi nove mesi, dal 1942 al '43!Con la sua squadriglia, in seguito, partecipa ad azioni sul Mediterraneo (Canale di Sicilia e Tunisia) e, con lo sbarco americano in Sicilia effettua azioni sull'isola.

Viene catturato a Tirana (Albania), dopo l' otto settembre '43, con tutta la squadriglia (cinque aerei restanti su tredici) dagli ex alleati tedeschi e deportato (dopo un viaggio terrificante su un carro-merci durato venti giorni)nel campo di concentramento di Norimberga. Lavora dapprima in una fabbrica di cellulosa a Stockstadt, poi lo troviamo addetto all'installazione delle frizioni sui famigerati carri armati Tiger, ad Aschaffemburg.

Il 21 gennaio '45 un massiccio bombardamento distrugge la fabbrica e il Nostro viene colpito da una scheggia volante che gli frattura la tibia sinistra. Rientra in Italia nel maggio del '45. Viene decorato con 2 croci di guerra e quattro medaglie (corrispondenti a 4 campagne di guerra).

Capricorno, nato il 23 dicembre, Ermes ha in se' le caratteristiche tipiche di questo segno: stabilità, tenacia, concretezza, dedizione alle persone e alle cause scelte, pignoleria, ostinazione, impulsività, audacia e organizzazione. Segno di terra, quindi, il Maestro, ama i suggerimenti costruttivi; odia sinceramente le critiche ironiche e senza fondamento. Il suo forte senso della famiglia, l'ha portato a sposarsi nel '47 con la Sig. Gioconda dalla quale ha avuto quattro figli.

Ha insegnato dal '45 al 1987!!!! Generazioni di allievi lo ricordano con affetto e stima a Torsa di Pocenia, Teor e Rivignano.

Lo spettro di gamma dei suoi interessi è stato ed è tuttora amplissimo: campione provinciale nei 100 metri piani nel '38 a Pola; dal '51 al '64 Consigliere Comunale; dal '65 al '67 Sindaco di Rivignano. Cavaliere della Repubblica nel '66, per l'opera umanitaria svolta a favore degli alluvionati di Latisanotta; attore di filodrammatica dal '50 al '63; presentatore di varie manifestazioni: mostre di pittura, cori, concerti; conferenziere...fondatore di attività sportive: pallavolo, pallacanestro, atletica leggera, pattinaggio artistico. Giornalista: dal 1987 corrispondente del quotidiano Il Messaggero Veneto e del mensile Il Ponte con una media annuale di 180 articoli. Collaboratore con l'Amministrazione Comunale nel gemellaggio con il Comune Austriaco di Portschach (Carinzia)...

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Questi gli allori...ma, alla periferia dell'Impero certe cose è preferibile sussurrarle che urlarle, vi regna l'antico ordine e l'apparire è quasi sempre disdicevole, come suggerisce Carletto Milic...