NUOVE
BIDIMENSIONALITA'
"Pelle che si strofina contro pelle…La pelle nasconde la pelle nascondendosi…Se la profondità non è che un'altra superficie, niente è profondo….niente è profondo. Questo non significa che sia tutto superficiale; al contrario in assenza di profondità,tutto diventa infinitamente complesso." (Taylor 97)
In questi ultimi anni molti teorici hanno
contribuito al ruolo importante assunto
dalla dicotomia bidimensionalità - superficie.
Alicia Imperiale in questo libro stabilisce la definizione dei due termini per
arrivare a scoprire le varie emissioni di superfici nella teoria
dell'architettura contemporanea e nel disegno industriale.
Il libro è strutturato in sei sezioni,dove esaminando il lavoro di vari artisti
ritroviamo molte teorie su come quest'ultimi hanno affrontato il problema della
bidimensionalità e superficie.
Il termine bidimensionalità viene inteso come un foglio di carta su cui viene
progettata la futura architettura, mentre il termine superficie indica tutte le
situazioni che si affrontano quando l'architettura deve essere costruita, in
parole povere quando essa passa dalla bidimensionalità alla tridimensionalità.
Il passaggio da due a tre dimensioni e' un passaggio dal semplice al complesso.
Questo grazie ad un adeguamento del livello di informazioni, del livello di
dettaglio della "carta", in funzione del nuovo supporto di fruizione: il
computer.
Il rapporto bidimensionalità-superficie è inteso come la combinazione tra il
prodotto
architettonico e i suoi mezzi di produzione.
Difatti la creazione delle cosiddette "superfici sdruccevoli"non è concepibile
senza l'utilizzo di software di calcolo e di animazione come Maya, Alias ecc.
Naturalmente l'utilizzo di questi programmi porta a livelli di maggiore
complessità delle superfici. Concetto di complessità, fluidità, serialità,
processi dinamici che non potrebbero essere compresi se non con l'utilizzo di
software di animazione.
Qui si riprende il concetto delle scritture filosofiche di Deleuze che
descrivono il mondo come "collegato e lisciano".
Avviene uno spostamento da una forma dialettica e stabile della relazione tra
superficie e profondità, e tra superficie e spazio, verso una maggiore
vibrazione della relazione stessa. I problemi che riguardano la bidimensionalità
risultano infatti tutt' altro che superficiali, è come parlare della pelle del
corpo umano e l'interiorità .
Fredic Jameson, critico americano,mette in rapporto la concezione modernista
della profondità, opponendola a quella postmodernista che si ferma al
significato letterale della parola, ma allo stesso tempo facendo in modo che
quest'ultima acquisti nuovi significati. Jameson asserisce che la profondità è
sostituita dalla superficie o meglio da superfici plurali.
Un discorso analogo si può fare parlando della pelle (Mark Taylor), essa non è
solo un tessuto che divide il fuori dal dentro,ma dal termine stesso di tessuto,
si può comprendere che è formata da strati intrecciati. Cosi come la bottiglia
di Klein o il diagramma di Moebius, scivolano dall'esterno verso l'interno anche
la pelle è considerata come la membrana di filtrazioni tra la parte interna e
fuori. Diventa importante la perdita della distinzione tra interno e esterno.
Si ha la creazione di forme plasmabili che vanno
verso la Blob architettura dove la rapida diffusione nell'uso del
personalcomputer permette a chiunque di creare una forma complessa. Vengono
presi in considerazioni architetti come Lynn,
Van Berkel & Bos, Nox, ecc. che hanno inevitabilmente contribuito a creare una
moda. L'idea di Lynn ad esempio è quella di un'architettura evolutiva e
dinamica, non più fissa ed immodificabile una volta progettata ma in continua
mutazione, i suoi progetti assumono differenti configurazioni spaziali in
funzione delle differenti utilizzazioni.
Per esempio, la presenza simulata di cento persone all'interno di uno spazio
virtuale determina una modificazione del progetto tale da poter accogliere
quelle cento persone, questa idea di architettura in continua evoluzione è stata
battezzata da Lynn Blob.
Naturalmente bisogna stare attenti a non confondere il buon disegno con con la
forma complessa e magari considerare la scelta di questa forma soltanto per
ragioni stilistiche.
Il significato di superficie è ben altro,non si tratta di dividere
un'architettura di superficie curve e un'architettura di superfici piane,ma come
dice Bernard Cache bisogna distinguere nella lettura del funzionamento del
progetto, da un lato il livello concettuale e dall'altro il livello formale in
quanto risultato dell'utilizzo di certi strumenti operativi.
Questi concetti hanno cambiato il modo di concepire il rapporto uomo-computer ed
ha rivoluzionato il mondo dell'informatica dando inizio anche ad una nuova
generazione di programmi applicativi. Questa è una delle sfide che la teoria e
la pratica architettonica si trova ad affrontare. La sfida maggiore raccolta
dagli architetti presi in esame da Alicia Imperiale è quella di evitare una
spaccatura fra lo spazio virtuale e lo spazio costruito reale. Importante è
scoprire la possibilità di integrare la tecnologia alla pratica ,senza cadere
però nel considerare il virtuale come libero e il materiale incapace di
esprimere tale virtualità. Questo libro cerca di dare nuovi fondamenti alla
nostra concezione di rappresentazione, forse ancora legata troppo alla stabilità
dell'immagine, ma che con programmi di animazione innovativi si sta dirigendo
verso una più libera rappresentazione. Naturalmente i problemi della
rappresentazione non possono essere risolti all'interno dell'architettura, ma
necessitano di un discorso che includa più disciplina tale da poter aver una più
definita risoluzione. Il libro è interessante per tutti coloro che vogliono
conoscere le mille sfaccettature del reale attraverso la rappresentazione.
"Lo spettacolo si manifesta come un'enorme positività, fuori portata e al di la di ogni disputa. Ciò che dice è semplicemente:Tutto ciò che appare è buono; tutto ciò che è buono apparirà" (Debprd 90)
Tensioni superficiali nell'architettura digitaleAUTORE:Alicia Imperiale,
EDIZIONE:Testo e Immagine, "Collana La Rivoluzione Informatica
Bottiglia di klein
Diagramma di Mobius