LUCIANO DI SOPRA & GIORGIO VALENTINUZZI

 

 

COMPLESSO STORICO-AMBIENTALE

DI ARIIS-PRAEDIUM DE HAGE

 

 

PRIMA IPOTESI DI VALORIZZAZIONE

  

 

1) Articolazione elementi costitutivi della zona:

Gli elementi costitutivi possono essere articolati come segue:

a)- Parco della cosiddetta Villa Ottelio-Savorgnan di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.

b)- Edifici principali ricaduti nel Parco.

c)- Corpi accessori del compendio.

d)- Aree comunali del Centro Sportivo sullo Stella.

e)- Edificio dell' Ente Pesca, con funzione di Centro informativo e di studio sulle specie ittiche

locali.

f)- Complesso della Chiesa di San Giacomo Apostolo (XV Secolo) e dell'ex Ghetto Ebraico,

oggi trasformato in opere parrocchiali.

g) Borgo rurale di Ariis.

h) Inquadramento nel più generale ambiente del Parco dello Stella.

 

 

a)- Parco della cosiddetta Villa Ottelio-Savorgnan di proprietà

della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

 

 

La zona ha una superficie di 13,3 ettari ed Ë interessata da un Parco maturo con elevate varietà

di specie arboree e grande ricchezza di ambienti naturali, sempre integrati con l'elemento acqua,

tipico della zona dello Stella.

 

Va precisato che, se esiste una ricognizione sommaria degli elementi arborei presenti nel Parco,

manca del tutto il supporto di una analisi storico-archeologica diretta a ricostruire e capire

il funzionamento dell'antico sistema difensivo basato sulla bipolarità contrapposta tra i castelli

di Castellutto (Fam. Della Torre) e Ariis (Fam. Savorgnan).

 

Non Ë ammissibile che i rilevati orografici presenti nella parte nord-occidentale del Parco siano

classificati come collina artificiale per abbellimento del Parco e non vengano identificati

come resti quasi certi dell'antico insediamento di Castellutto.

 

 

 

b)- Edifici principali ricaduti nel Parco.

 

L'edificio principale del complesso storico-ambientale Ë costituito dalla cosiddetta Villa Ottelio,

nome questo, molto recente, rispetto a quello antico, di Castello dei Savorgnan.

 

L'edificio si sviluppa su tre piani, ciascuno della superficie media di mq.400 per

complessivi mq 1200 ( la superficie utile Ë ridotta dalla vasta dimensione delle murature).

 

Dieci anni orsono, l'Assessorato alle Foreste ha commisionato il progetto ed attuato un primo

intervento, peraltro incompleto, di cui oggi sfugge la finalizzazione nel più generale contesto

del compendio storico-ambientale.

 

Nel progetto, infatti, si motivavano ridistribuzioni interne sostanziali in assenza di una parallela

comprensibilità delle nuove funzioni previste; l'intervento non è stato occasione per l'analisi

storico-archeologica dell'edificio, anche al fine di meglio comprendere l'antica organizzazione

dell'intervento...considerando che le murature poste in direzione ovest hanno una larghezza

di corpi murari che raggiungono i quattro (4!) metri di spessore è evidente che tali manufatti

costituivano l'elemento centrale dell'antico Castello.

 

Il confronto con la seppur modesta iconografia disponibile offre degli spunti per la

comprensione della forma dell'antico insediamento, le opere murarie esistenti consentirebbero

di ipotizzare la configurazione originaria.

 

Trattandosi inoltre di sistemi difensivi fortemente integrati coll'elemento acqua, è certo

che l'antico impianto corrispondeva ad un diverso assetto delle acque dello Stella

soprattutto nella parte settentrionale dell'antico maniero.

 

  

 

c)- Corpi accessori del compendio.

 

 

    I corpi si articolano in:

 

 

- Edificio con funzione mista residenziale e di servizio (1) avente un andamento Nord-Sud

con facciata principale esposta ad Ovest articolato su tre piani con una superficie media di mq.550 (totale 1.650 mq):

 

- Tre magazzini per deposito formaggi, cantina vini, merci varie, che si collocano uno

ortogonalmente e gli altri paralleli al primo edificio.

Dev'essere sottolineato che questi edifici vanno assolutamente ridatati per meglio

comprendere l'antico assetto del Castello.

 

In particolare nel muro orientale si evidenziano tracce, per composizione di materiali,

che fanno pensare ad una sopravvivenza del muro perimetrale dell'antica Fortezza.

 

Lo sviluppo planimetrico, suscettibile di diverse articolazioni verticali, consiste attualmente di:

 

 

- corpo 1, tre piani, per mq. .......1.650

- corpo 2, tre piani, per mq. .......1.500.

- corpo 3, tre piani, per mq. .......1.050

- corpo 4, due piani, per mq. ......  900

 

 

 

 

d)- Aree comunali del Centro Sportivo sullo Stella.

 

L'area è già parzialmente attrezzata e utilizzata per il tempo libero, la nautica,

i festeggiamenti locali, etc.

 

 

L'area, di proprietà comunale, ha una superficie di circa mq.70.000.e dovrebbe

essere integrata, anche funzionalmente, con il restante Parco.

 

 

 

 

e)- Edificio dell' Ente Pesca, con funzione di Centro informativo e di studio

sulle specie ittiche locali.

 

il lotto ha una estensione di 2.000 mq.

 

 

 

f)- Complesso della Chiesa di San Giacomo Apostolo (XV Secolo)

e dell'ex Ghetto Ebraico, oggi trasformato in opere parrocchiali.

 

Il complesso, rimaneggiato nel corso del tempo, costituiva certamente una presenza

coeva con l'antico Castello Savorgnan.

 

In particolare è interessante ed opportuna, una verifica dei siti posti a sud della strada principale,

che, in passato, erano sicuramente interessati da un diverso aspetto idraulico,

in relazione alle funzioni difensive ed a quelle del Porto Fluviale, che ha motivato

la localizzazione degli antichi insediamenti.

   

 

g) Borgo rurale di Ariis.

  

Un'ipotesi di valorizzazione passa necessariamente anche attraverso un migliore utilizzo

del Borgo, in parte trasformato da recenti interventi ma, in parte, anche coerente

con gli antichi modelli insediativi (si veda l'antico Mulino restaurato, la trattoria Gallici, etc.).

  

 

h) Inquadramento nel più generale ambiente del Parco dello Stella.

  

Tale inquadramento riguarda il valore specifico del Complesso di Ariis nel più generale

contesto territoriale che raggiunge la Laguna di Marano e che, per via d'acqua,

offre al turismo litoraneo una fondamentale possibilità di proiezione nel territorio

e nella sua storia.

 

 

Il tema va considerato in puri termini di potenzialità, evitando di introdurre il freno

di eventuali tempi lunghi, proprii del Parco dello Stella, nei tempi di valorizzazione

del Complesso di Ariis.

 

 

 

 

 

QUADRO RIEPILOGATIVO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI.

  

 

a)- Parco Regionale della Villa di Ariis mq. .............133.000

 

b)- Edificio principale (ex Castello Savorgnan, ex Villa Ottelio):

   - Tre piani, per mq. ...............................................1.200

   - Corpi accessori della Villa, 1 piano, per mq. ........... 160

c)- Corpi accessori e rustici:

 corpo 1, tre piani, per mq. .......  1.650

- corpo 2, tre piani, per mq. .......1.500.

- corpo 3, tre piani, per mq. .......1.050

- corpo 4, due piani, per mq. ......  900

 

    Per complessivi mq. ..........................................5.100

 

 

d)- Area Sportiva Comunale.

   Per complessivi mq. ........................................70.000

 

 

e)- Ente Pesca. mq. .............................................2.000

 

 

 

 

 

2)- Ipotesi d'intervento a breve termine.

  

L'esame dell'oggetto d'intervento evidenzia indiscutibilmente un bene storico-ambientale

di grande rilevanza.

 

  

Gli interventi finora realizzati o programmati, se rispondono ad una propria logica particolare,

risultano privi di chiaro disegno programmatico in termini di sviluppo.

  

 

Tale carenza, si registra anche nella stessa capacità di lettura storico-ambientale

delle trasformazioni che hanno interessato nel tempo il compendio:

impianto bipolare di Castelli contrapposti, predominio del Castello Savorgnan,

fine del ruolo strategico-militare e sviluppo quale villa padronale in zona rurale,

relitti strutturali in attesa di nuove sistemazioni.

 

 

 

Si ritiene che un possibile piano di valorizzazione possa scaturire

dalla ricerca di interlocutori privati interessati a partecipare,

per finalità proprie, al più generale disegno programmatico.

 

 

 

Anche alcune iniziative in atto, quali le Mostre d'Arte organizzate da I CONTEMPORANEI,

Centro Culturale, in collaborazione con il Comune di Rivignano, possono costituire stimoli

per la conferma di nuove funzioni.

 

 

 

Va considerato inoltre che, la Bassa Friulana Ë caratterizzata da un ambiente naturale

di elevata complessità, recentemente coinvolto in grandi trasformazioni per effetto

delle bonifiche, dell'abbattimento di vastissimi boschi planiziali, dello sviluppo turistico

litoraneo e dell'industrializzazione diffusa.

 

 

 

Di tale Storia, di tali trasformazioni, manca oggi un riferimento Museale moderno

dedicato sia alla popolazione scolastica, che al turismo.

 

 

 

 

Alcune prospettive interessanti riguardano imprese o gruppi di imprese locali

che sarebbero favorevoli a costituire una foresteria per i proprii interlocutori,

dotata non solo di posti letto, ma anche di sale riunioni di taglia diversa,

ristoro, club-house.

 

 

 

Tali funzioni, si aggiungono a quelle più facilmente ipotizzabili,

quali la fruizione del Parco, l'uso delle attrezzature turistiche miste

del Centro Sportivo, la nautica per gite-picnic sullo Stella,

rievocazioni storiche in costume, etc.

 

 

 

 

A breve termine, l'obiettivo fondamentale si articola in due componenti:

  

 

1)- Sistematica ricognizione Storico-Archeologica per classificare-datare-interpretare,

le strutture esistenti e per inquadrare le fondamentali trasformazioni che hanno

caratterizzato la storia dell'insediamento.

  

 

La citata ricostruzione riguarda non soltanto i manufatti edilizi ma anche gli assetti

idraulici (i Savorgnan particolarmente in Friuli Venezia Giulia, erano maestri nella

capacità di programmare e realizzare opere idrauliche, di presa, di deviazione, etc. etc.).

  

 

2)- Instaurare contatti con interlocutori privati, con la finalità di attirare potenziali

collaborazioni, non solo in termini di investimento, ma anche in termini di gestione

delle strutture riattivate dagli interventi.

 

 

In tale contesto si delinea l'intervento dell'Ente Pubblico (Comune e Regione)

ai fini della realizzazione di alcuni interventi di rilevanza strutturale, ma non,

e in alcun modo di interventi non finalizzati in cui, alla spesa, non corrisponde

una funzionalità nuova.

 

 

Già esistono alcuni contatti preliminari con operatori privati interessati

a quest'ipotesi di progetto.

  

 

Le azioni a breve termine sopraenunciate dovrebbero portare nel giro di 6-12 mesi

ad una messa a fuoco dell'ipotesi di sviluppo anche con facoltà di porre attorno

ad un tavolo gli interlocutori interessati alle attuazioni e gestioni.

  

 

Da tale lavoro scaturirà lo spiccato schema di sviluppo cui faranno riferimento

i singoli progetti operativi.

 

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