g i o r g i o   v a l e n t i n u z z i

CANTICO DEI CALICI

Poesie conviviali

1989 - 2002

Sarete simili a Dèi

 

 

 

 

 

 

...ma io sto giù,

rannicchiato sul fondo

cacciato via da prima della coscienza

del tempo

 

 

UN’ ESPERIENZA

gli svuotò la mente

dall’esterno

 

Risucchiato da una sessualità indomita

ma alterata

(Amore/amore/amore)!

 

Aveva consegnato la sua vita nelle mani d’altri

che di diabolico possedevano soltanto

l’ignoranza e la superstizione ottusa

 

Incredulo si dèstava al mattino appesantito dai sogni

e parole apparentemente senza significato

 

L’organicità ha in se’ la confusione

che non è apparente ma intrinseca

 

( I recipienti

colmi fino all’orlo stavano per

traboccare-lui sapeva-doveva perdere

zavorra-aprire qualche sfiatatoio-rinunciare

a qualcosa-lui voleva possedere tutto-lui era

tutto) Lascia andare/che l’acqua torni

all’acqua-rendi la vita alla vita-quello

che è dell’amore/all’amore

non agitarti-vai verso la superficie senza

dibatterti

non perdere fiato

rinuncia alla pace/combatti

muori sul campo se necessario

vola e sfracellati se è questo che vuoi

non nasconderti/sali in superficie

registra il tempo/i secondi corrono

affiancati

Che combattimento avveniva in lui!

 

Il Dèmone

                  intransigente

                                           non si sottometteva

rimetteva i poteri minimi a chi non sapeva

quelli fortissimi a chi non poteva

Un combattimento a senso unico

 

Avrebbe vinto giocando così

 

Per una palma di vittoria appassita e

senza gloria?

 

 

gennaio 01

 

 

 

 

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