g i o r g i o v a l e n t i n u z z i
CANTICO DEI CALICI
Poesie conviviali
1989 - 2002
Sarete simili a Dèi
I SOGNI GLI RIVELAVANO
l’incompletezza della sua vita
Era presente
lo sapeva
nel secondo Termidoro
La carrozza postale quasi lo travolgeva
impolverato sul ciglio della strada sterrata
Lunghe fruste a fendere
l’aria
schioccanti sopra
le criniere
Di seguito
veicoli di gitanti in cilindro
bercianti e spensierati
Il Dèmone era in cammino
da Cachan
verso Parigi
Lo intuiva
c’era stato
Rapide istantanee
d’un altro modo
tempo
non cercate
non desiderate
gli comparivano
a tratti
Come sapere?
Il presente vanificava ogni sforzo
Lui pure
inghiottito
gli pareva
dall’era degli stupidi pc
Macchine ignoranti
elettrodomestici del futuro
senz’anima
Il video aveva sostituito
l’oblò e all’interno non vorticavano
panni sporchi
ma immagini
numeri
e-mails @
voci
musica
a volte
Agli anziani
del 2001 al massimo
veniva concessa
un’odissea nell’ospizio
Altrocchè viaggi siderali
Il freddo
delle galassie
in alternativa
al grande spazio
concesso al Potere:
FINE DELLA LIBERTA’
Il Dèmone si svegliava urlando
nella notte
dentro gli occhi
un velo opaco di transistors
potenziometri
oscillatori
Ma io sto giù
rannicchiato sul fondo
cacciato via da prima della coscienza
del tempo
gennaio 01