g i o r g i o v a l e n t i n u z z i
CANTICO DEI CALICI
Poesie conviviali
1989-2002
secondo atto
a Stefania D.P.
GIOCHI CON I CAPELLI PERCHE’ HAI PAURA
Una triste allegria mi incita a bere una parvenza
di liquidi che non lasciano traccia
Sogni segni che non ti svelano i terrori notturni
che non riesci a trattenere
Mi manca l’aria
soffoco senz’arte
Dillo forte! Piangi e strepita
batti forte i piedi
SROTOLATISvuotati
Pompa via l’acqua dalle vene e buttaci rosolio
vino caldo speziato
miele
fai andare tutto in pressione e
librati
sbatti le ali
V O L A !
Giochi con i gatti durante la notte
Guardo anch’io quei gatti minuscoli
che ti tormentano il sonno
Agitiamoci & Riagitiamoci
E’ giunta l’ora!
Potremo toccarci
siamo a due passi divisi da cime insormontabili
da fasci luminosi instabili
diretti altrove
in direzioni opposte
Inanelli intorno al dito i tuoi capelli (perché)
inquieta vuoi seguire quei tuoi gatti dentro il sogno
scoprire dove vanno
chi sono
quali miagolii bruciano al di là del vetro
Ai poeti bruceremo le rime
ai sognatori le rame
ai registi le rome
ai falsari del virtuale le rume
I cavalieri erranti legheremo ai remi
affinchè possano arrivare
oltrepassando le nòrie
ai loro possedimenti
nel sole di Spagna
Attraversammo i Pirenei sulla motrice
il resto del carico
in Francia
Attaccammo Barcellona dall’alto
sicuri del cognàc
che turbinava nelle vene
Lui cercava qualcosa che io avevo già
trovato
frequentavamo la stessa donna
ma lui non sapeva
lui la voleva
io non la volevo
lei voleva me e
sposava lui
Sembra folle
era proprio così
Lui la voleva
io non
lei non sposò lui
lui pianse senza capire
io capii e la lasciai
lei non
Ecco la bellezza delle cose del mondo
delle cose del mondo che vanno come nuvole
Aspettai il sole
oltre il vento
tra erbe altissime che ondeggiavano
sul filo del ricordo rivedo il mare vasto
oltre la vasta piana
SULL’ORIZZONTE
un camion s’alza nell’indàco e si rovescia
Il volo termina
Aspetto il sole nel sogno dei gatti
che inanellano punti interrogativi con le code
e bagliori di stelle con gli occhi
sorridono
certi di non essere capiti
né
interpretati
(Interpregatti?)
4 gennaio '97
h. 4.00, nel mio studio